Come realizzare un orto in giardino: guida completa passo per passo

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Avere un rigoglioso orto in giardino è il sogno di molti appassionati di coltivazione e giardinaggio. Poter raccogliere verdure, ortaggi e aromatiche sani e genuini direttamente dal proprio terreno è un’enorme soddisfazione. Realizzare un orto non è difficile, basta seguire alcuni semplici accorgimenti. In questa guida completa scopriremo passo per passo come preparare al meglio il terreno, come organizzare gli spazi a quadranti, le distanze di semina per ogni coltura e le cure necessarie.

Vedremo anche alcuni trucchi per trapiantare correttamente le piantine più delicate. In pochi week-end di lavoro, con un minimo investimento e tanta passione, chiunque può ottenere un rigoglioso orto e gustare i frutti del proprio raccolto.

Preparazione e lavorazione preliminare del terreno

Prima di realizzare l’orto è fondamentale preparare adeguatamente il terreno. Si sceglie un luogo soleggiato, possibilmente riparato da muri o siepi per evitare correnti d’aria e ombreggiature. Se si dispone di un muro esposto a sud è l’ideale. In autunno si passa il rastrello per ripulire e si estirpano le erbacce. Con vanga o motozappa si rivolta il terreno per favorire l’aerazione, lasciandolo riposare 2 settimane.

In questo modo i semi infestanti germoglieranno e potranno essere eliminati. Infine si livella con il rastrello, si rimuovono massi e si distribuisce il concime in base alle esigenze delle piante. Una corretta preparazione preliminare renderà il terreno soffice e fertile, punto di partenza per un orto rigoglioso.

Suddivisione a quadranti con vialetti e punto acqua

Dopo aver preparato il terreno, si può procedere suddividendo lo spazio in 4 quadranti uguali, ad esempio di 1×1,2 m ciascuno, delimitati da vialetti ortogonali per agevolare il passaggio. Al centro va previsto il punto di arrivo dell’acqua per l’irrigazione, collegato alla rete idrica o ad un serbatoio di raccolta.

Questa organizzazione a quadranti favorisce la rotazione colturale: ogni anno si possono spostare gli ortaggi in quadranti diversi in modo che la stessa specie torni nella medesima aiuola solo dopo 4 anni, migliorando fertilità e resa del terreno. I vialetti centrali permettono di raggiungere comodamente ogni settore dell’orto. È importante progettare con cura questa fase di suddivisione degli spazi.

Importanza della rotazione quadriennale

La suddivisione a quadranti dell’orto permette di applicare il principio della rotazione quadriennale delle colture, fondamentale per ottenere rese elevate. Ogni anno gli ortaggi devono essere spostati in un quadrante diverso in modo che la stessa specie torni nel medesimo settore solo dopo 4 anni. Ad esempio se i pomodori sono nel quadrante 1, l’anno successivo andranno nel 2, poi nel 3 e infine nel 4, per poi ricominciare il ciclo. In questo modo si evita l’impoverimento del terreno e la proliferazione di parassiti.

La rotazione favorisce anche un migliore sviluppo delle piante. È bene annotarsi la disposizione di ogni anno per ricordare bene dove sono state messe le diverse specie. In un orto ben organizzato la rotazione quadriennale è fondamentale.

Distanze di semina specifiche per ogni coltura

Ogni specie ortiva necessita di una distanza specifica sia sulla fila che tra le file per uno sviluppo ottimale. Ad esempio, per i cavoli dopo la concimazione si tracciano solchi distanziati 40 cm, ponendo le piantine a 40 cm l’una dall’altra. Per il porro, si scavano buche ogni 10-15 cm lungo la fila, interrando la piantina per 15 cm. L’insalata va messa a dimora ogni 30 cm sulla fila, con 40 cm tra le file.

È molto importante informarsi sulle giuste distanze di semina per ogni ortaggio, in modo da sfruttare al meglio lo spazio evitando che le piante si soffochino a vicenda. Con una corretta disposizione in base alle esigenze specifiche, si garantisce il massimo sviluppo vegetativo di ogni coltura. Per approfondire le tecniche di semina e scoprire come distanziare correttamente le tue colture, ti consigliamo la visione della categoria semina del blog Quandosipianta.it.”

Trapianto di ortaggi con accorgimenti

Alcuni ortaggi come il porro necessitano di particolari accorgimenti al momento del trapianto per attecchire al meglio. Per queste verdure si effettua il cosiddetto “rivestimento”: si taglia 1/3 delle foglie e si immerge la piantina in acqua e candeggina per disinfettare. Per il porro, si scava il solco, si inserisce la piantina per 15 cm di profondità e si copre con terra pressandola.

Anche per lattuga e insalata servono alcune attenzioni: si pratica il buco con l’attrezzo inclinato per favorire il contatto radicale e si verifica che il colletto sia a filo del suolo. Con queste semplici cure nella messa a dimora, anche le verdure più delicate potranno attecchire senza problemi nel nostro orto.

Manutenzione e cura dell’orto

Dopo la semina e il trapianto, è necessario prestare le giuste cure all’orto per ottenere raccolti abbondanti. La manutenzione prevede sarchiature periodiche per eliminare erbacce, e rincalzature per riportare la terra attorno alle piante. Bisogna irrigare in base alle esigenze delle colture, preferibilmente con sistemi a goccia.

Per conservare umidità in estate e calore in inverno, molto utile è la pacciamatura con paglia o teli biodegradabili. Infine, se si notano attacchi di parassiti, intervenire tempestivamente con prodotti biologici o rimedi naturali. Con pochi accorgimenti alla portata di tutti, si possono coltivare ortaggi sani e rigogliosi, evitando anche l’uso di pesticidi chimici.