Lavorare e studiare contemporaneamente: gli errori da evitare

mani su pc portatile

Essere uno studente lavoratore richiede una grande motivazione e molta concentrazione nello studio. Questo perché lavorare e studiare contemporaneamente rappresenta una grande sfida, e per riuscire a farlo con successo è necessario evitare alcuni errori comuni.

  1. Non pianificare adeguatamente il tempo: quando si lavora il tempo per studiare si riduce drasticamente, pertanto è essenziale avere un piano di studio e di lavoro ben strutturato, per evitare di perdere tempo prezioso, procrastinare e stressarsi.
    Non stabilire priorità: bisogna aver ben chiaro il proprio obiettivo, solo così è possibile stabilire quali siano le proprie priorità, in modo da procedere spediti nel proprio percorso accademico. In questo modo, è possibile concentrarsi su ciò che è più urgente o importante in quel momento ed evitare di perder tempo. Questo vale soprattutto oggi che si possono ottenere due lauree contemporaneamente, e siccome questo genera molto stress e ansia, è importante darsi delle priorità.
  2. Non riposarsi: l’errore più grande che si possa commettere è la convinzione di dover studiare come un treno, senza riposare abbastanza. Non c’è nulla di più sbagliato. I nostri livelli attentivi richiedono, necessariamente, dei momenti di pausa e riposo, questo è importante non solo per la propria salute mentale e fisica, ma anche per riuscire ad avere un buon rendimento nello studio. Bisogna sapersi ritagliare regolarmente delle pause, facendo una breve passeggiata, una telefonata piacevole, un caffè in compagnia ecc. Altrettanto poco producente è stare svegli fino a tardi per poi alzarsi presto. Senza il giusto riposo, a pagarne le conseguenze sarà la qualità del vostro studio.
  3. Non scaricare lo stress: l’esercizio fisico è un valido aiuto al fine di ridurre lo stress e a migliorare il proprio stato d’animo, oltre a rappresentare un toccasana per la salute fisica e mentale. Invece spesso si cade nell’erronea convinzione che spendere un’ora o anche due, al giorno, nello sport (che sia una corsa, una camminata veloce, in piscina o in palestra) sia una perdita di tempo.
  4. Non chiedere aiuto: durante gli anni universitari tutti sperimentano, o hanno sperimentato, le difficoltà legate ad un esame, alla poca motivazione o al non sentirsi all’altezza dell’impegno. Quando si vive tutto questo, quando ci si sente bloccati, è assolutamente importante saper chiedere aiuto ad un esperto come ad esempio ad uno psicologo o uno psicoterapeuta.
    Bisogna partire dal presupposto che quasi sempre la nostra mente “mente”, ingigantendo i problemi, o dando una falsa percezione degli ostacoli, che sembrano quasi insormontabili. Confrontarsi con qualcuno aiuta lo studente a vedere le cose da un’altra prospettiva e a ridimensionare notevolmente il problema, fino a vederlo per quello che è.
    Ad oggi, tutte le università, che siano tradizionali o telematiche, prevedono al loro interno la presenza di specialisti per il supporto psicologico per i propri studenti. In particolar modo, le università telematiche, come ad esempio l’Università Telematica Niccolò Cusano, hanno introdotto la presenza di un tutor/mentore a supporto di ogni studente.
  5. La cattiva alimentazione: uno degli aspetti che maggiormente incide sulle nostre energie riguarda proprio la cattiva alimentazione. Gli studenti, ma non solo, si ritrovano spesso a mangiare cibo spazzatura – che inevitabilmente incide sul cervello – come i cibi precotti, surgelati, cibi provenienti dalle catene dei fast food. Ovviamente a farne le spese è il nostro corpo, invece una buona alimentazione è essenziale per mantenere alta l’energia e la concentrazione durante il lavoro e lo studio. Come si dice mens sana in corpore sano.