Rimini oltre la Riviera: Storia, arte e cultura nella capitale del divertimento

Rimini: Piazza Cavour

Rimini: Piazza Cavour

Avete presente Rimini? La Rimini capitale italiana del divertimento, fatta di aperitivi sulla spiaggia, cocktails bar e discoteche, l’avete presente? Bene, ora mettetela da parte e dimenticatela per un attimo. Ariminum, come la chiamavano i romani, fondatori del primo insediamento che poi divenne la città che tutti conosciamo, ha una storia che inizia quasi 2.000 anni fa (portati molto bene, va detto), in cui arte e cultura hanno trovato terreno fertile e in cui le mode e gli stili si sono succeduti, lasciando, quale più e quale meno, la propria impronta.

Se già eravate convinti che Rimini potesse essere la città perfetta in cui vivere, ecco qualche motivo in più per sceglierla, al di là dei divertimenti da spiaggia e delle notti brave.

Rimini agli albori: la dominazione romana

Rimini venne fondata nel lontano 268 a.C. ed è durante i secoli di dominazione romana che vennero edificati alcuni dei più famosi simboli della città. In primis il Ponte di Tiberio, realizzato in pietra d’Istria tra il 14 e il 21 d.C., era, ed è ancora, il punto di collegamento tra la Via Emilia, che percorre tutta la Regione e arriva fino a Piacenza, e la Via Popilia, collegamento fino ad Aquileia.

Rimini: Il Ponte di Tiberio

Rimini: Il Ponte di Tiberio

Dall’altra parte della città, invece, troviamo l’Arco di Augusto, un tempo era la principale porta incastonata nella cinta muraria che proteggeva il centro cittadino e il punto di partenza della Via Flaminia, che arriva fino a Roma. Non è difficile, dunque, capire l’importanza che aveva Rimini come punto di snodo tra il Nord e il Sud della Penisola.

Dall’arco, procedendo in direzione stazione, si arriva ai resti dell’antico Anfiteatro Romano, edificato nel II secolo d.C., allora in prossimità della spiaggia. L’arena, utilizzato per lo più per i combattimenti dei gladiatori, aveva un’ampiezza di poco inferiore a quella del Colosseo e segnò un importante passo avanti nel “rango” della città.

Dove oggi c’è Piazza Tre Martiri, un tempo vi era il centro pulsante della vita riminese, ovvero il Foro Romano, punto di incontro tra il cardo e il decumano, le due vie principali di ogni insediamento romano. Qui, si erge una statua in bronzo di Giulio Cesare: secondo la tradizione è proprio in questo luogo che il generale romano avrebbe parlato al proprio esercito dopo la famosa attraversata del fiume Rubicone.

Ultimo interessante lascito romano che vogliamo citare, è la Domus del Chirurgo, ritrovata quasi 30 anni fa, in Piazza Ferrari: i prestigiosi mosaici, i vivaci affreschi, ma soprattutto i preziosi arredi e lo strumentario medico-farmaceutico la inquadrano come una residenza ad uso privato e professionale. Nella medesima Piazza, si trova anche il Museo Archeologico, inaugurato nel 20017 e dedicato alla Rimini imperiale fra il II° e il III° secolo.

Dal medioevo al Rinascimento

Dal 1200 in poi, il centro attivo della città si sposta dal Foro a Piazza Cavour, in cui sorge il Palazzo Comunale, sede dell’amministrazione cittadina. Fulcro della vita riminese da questo momento in avanti, durante i secoli è stata ampliata, ristrutturata e rinnovata. Di interesse storico-culturale sono la statua di Papa Paolo V, risalente al 1614, la Fontana della Pigna, di epoca romana, ma ristrutturata nel Cinquecento, e il Teatro Amintore Galli, molto più recente, fu edificato infatti intorno al 1850. Interessante è anche pensare che qui vi era l’antica pescheria: se infatti avvistate dei banconi in pietra, pensate che un tempo, lì sopra, veniva esposta la merce.

Risalente a questo periodo, precisamente del 1450, è anche un altro dei maggiori simboli della città, ovvero il Tempio Malatestiano. Vicino alla già citata Piazza Tre Martiri e ideato dal genio di Leon Battista Alberti, è ancora oggi il principale luogo di culto cattolico di Rimini. Questa cattedrale fu voluta dall’allora signore della città, Sigismondo Malatesta, come opera autocelebrativa. Rimase incompleta per la scomunica e la successiva sconfitta del condottiero riminese. Un luogo sacro in cui potrete immergervi in un’atmosfera assolutamente affascinante: da non perdere assolutamente.

Al giorno d’oggi

Al di là dei famosi musei cittadini (il Museo della Città, il Museo degli Sguardi e quello della Piccola pesca e della Marineria) che, comunque, vi consigliamo assolutamente di visitare se siete in vacanza in Emilia Romagna (in particolare quello dedicato al cinema di Federico Fellini, chiamato, appunto, Museo Fellini), l’arte a Rimini può essere goduta anche solo passeggiando per la città. In particolare vi segnaliamo la fumosa e misteriosa street art di Eron, street artist riminese, le cui opere si incontrano in varie parti della città, alcune sono in bella vista, ma per altre bisognerà aguzzare la vista, nei vicoletti più nascosti di Rimini.