Tutto quello che devi sapere sulla blefarite   

occhi blefarite

La blefarite è un’infiammazione molto comune delle palpebre. Si manifesta a tutte le età e più volte nel corso della vita e può colpire un solo occhio o tutti e due. È molto fastidiosa ma non provoca danni permanenti alla vista né tantomeno è considerabile contagiosa. Oggi vedremo tutto quello che c’è da sapere su questa infiammazione per capire in che modo affrontarla.

Conosciamo da vicino la blefarite

Come anticipato poc’anzi oggi scopriremo tutte le tipologie di blefarite e come curarle, ma lo faremo precisando che questo è solamente un approfondimento di carattere generale. Per qualsiasi informazione specifica sarebbe preferibile rivolgersi al proprio medico e sottoporsi ad una visita accurata, evitando le soluzioni ed i rimedi fai-da-te.

La blefarite si manifesta con una serie di sintomi che sono generalmente più evidenti al mattino. Tra questi le palpebre degli occhi si presentano con i bordi gonfi e rossi mentre gli occhi lacrimano in modo eccessivo. Si ha la sensazione fastidiosa di secchezza e bruciore ma anche prurito e irritazione. Sulle ciglia si formeranno delle piccole crosticine molto simili alla forfora.

La blefarite si manifesta sotto forma di tre tipologie

La blefarite anteriore è un’infiammazione che colpisce la cute attorno al bordo esterno delle palpebre e la base delle ciglia. Può avere origine batterica o essere causata da dermatite seborroica, una patologia della pelle che provoca cute grassa, forfora tra i capelli e sulle sopracciglia.

La blefarite posteriore, invece, è un’infiammazione che colpisce le cosiddette ghiandole di Meibomio. Queste sono strutture che producono sostanze oleose ai margini delle palpebre e dietro le ciglia. È causata dall’ostruzione di queste ghiandole o da disturbi come la rosacea o dalla dermatite seborroica.

Infine c’è la blefarite mista che è considerata la forma più comune. Questa è considerabile come una combinazione della blefarite anteriore e di quella posteriore e grossomodo presenta entrambe le sintomatologie. Quindi a prescindere dalla tipologia di blefarite chi ne è affetto proverà gonfiore, prurito e irritazione sia sulle palpebre che sulle ciglia.

Conseguenze e informazioni utili

A volte si aggrava causando occhi umidi e arrossati, palpebre appiccicose e difficili da aprire al mattino, vista annebbiata, sensazioni di corpi estranei nell’occhio e infiammazioni della cornea. Può sfociare anche in fotofobia, sensazione di calore sulle palpebre, dolore nell’utilizzo delle lenti a contatto e crescita anormale e caduta delle ciglia.

La blefarite può tornare ciclicamente anche dopo lungo tempo. È spesso associata ad altri disturbi cutanei tra cui psoriasi, rosacea oculare, dermatite seborroica e sindrome da occhio secco. Le cause risiedono tra eczemi, disturbi cutanei, infezioni batteriche, disturbi alimentari, diabete, allergie, parassiti delle ciglia, secchezza oculare e lacrimazione.

L’origine batterica e la prevenzione

Anche stafilococchi e streptococchi possono causare la blefarite o complicarla. Si presentano attraverso crosticine e squame sugli occhi che possono dare vita a vere e proprie ulcere se non vengono curate in tempo.

Per prevenire la blefarite è importante rispettare le basilari norme igieniche, lavando le palpebre con acqua tiepida e tamponandole delicatamente con asciugamani puliti. Chi soffre di secchezza oculare dovrebbe anche lubrificare gli occhi con gocce apposite mentre chi soffre di dermatiti e forfora dovrebbe tenere queste condizioni sotto controllo.